Lo sportello “L’esperto risponde” è un servizio offerto all’interno del progetto “Rigenerazione culturale a emissioni zero” che permette agli operatori culturali di ricevere supporto e consulenze personalizzate su tematiche legate alla sostenibilità degli eventi. Ecco alcune caratteristiche principali di questo servizio:
Accessibilità: È generalmente accessibile attraverso la piattaforma digitale del progetto, dove gli utenti possono interagire con un bot o un sistema automatizzato per formulare domande specifiche.
Consultazioni personalizzate: Offre la possibilità di ricevere risposte immediate alle domande più comuni o di essere indirizzati a un form mail per domande più dettagliate che richiedono una consulenza più approfondita.
Argomenti trattati: Copre una vasta gamma di argomenti legati alla gestione sostenibile degli eventi culturali, come la gestione dei rifiuti, l’efficienza energetica, la logistica sostenibile, l’impatto ambientale, e altro ancora.
Supporto tecnico e organizzativo: È particolarmente utile per affrontare dubbi tecnici, organizzativi o normativi che gli operatori culturali possono incontrare nel loro percorso verso la sostenibilità.
Gratuità del servizio: In genere, l’accesso a questo sportello è gratuito per i partecipanti, rendendolo un’importante risorsa per chiunque voglia migliorare le proprie pratiche e adottare soluzioni più eco-sostenibili.
In sintesi, lo sportello “L’esperto risponde” costituisce un punto di riferimento cruciale all’interno del progetto, fornendo un supporto pratico e informativo per gli operatori culturali impegnati nel miglioramento della sostenibilità dei loro eventi.
I CAM, o Criteri Ambientali Minimi, sono requisiti ambientali definiti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in Italia, con l’obiettivo di promuovere l’adozione di pratiche. Tali criteri vengono applicati durante le gare d’appalto per forniture, servizi e lavori pubblici, allo scopo di ridurre l’impatto ambientale e favorire l’uso efficiente delle risorse.
I Criteri Ambientali Minimi coprono vari aspetti, tra cui: l’uso di materiali ecocompatibili, la riduzione del consumo energetico, l’implementazione di soluzioni per il risparmio idrico, l’uso di prodotti detergenti ecologici e attrezzature a basso impatto ambientale, l’uso di dispositivi con elevata efficienza energetica e ridotto impatto ambientale durante il ciclo di vita del prodotto, l’uso di alimenti biologici, la riduzione degli sprechi alimentari e l’uso di materiali biodegradabili per il packaging.
I CAM vengono aggiornati periodicamente per tenere conto delle innovazioni tecnologiche e delle migliori pratiche disponibili in materia di sostenibilità. L’obiettivo finale è quello di stimolare il mercato verso una maggiore sostenibilità ambientale e di contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello nazionale e internazionale.
I Criteri Minimi Ambientali (CAM) in Italia sono definiti dal Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in conformità con la normativa europea sugli appalti pubblici. La normativa di riferimento principale per i CAM è il Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50, noto anche come Codice dei Contratti Pubblici. Nel dettaglio, l’articolo 34 del Codice dei Contratti Pubblici stabilisce l’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire almeno i Criteri Minimi Ambientali nei bandi di gara per l’acquisto di beni, servizi e lavori. Questo decreto rappresenta un’importante misura per promuovere gli acquisti verdi (Green Public Procurement – GPP) e incoraggiare pratiche sostenibili e a basso impatto ambientale nel settore pubblico. I CAM sono elaborati per diverse categorie merceologiche, come ad esempio edilizia, gestione dei rifiuti, arredi, servizi di pulizia, ristorazione collettiva, e molto altro. Ogni categoria ha il suo specifico decreto ministeriale che stabilisce i requisiti ambientali minimi da rispettare per favorire una maggiore sostenibilità ambientale nelle procedure di acquisto. Puoi trovare i decreti specifici per ciascuna categoria sul sito ufficiale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
I Criteri Minimi Ambientali (CAM) per l’organizzazione di eventi culturali sono stati definiti per promuovere la sostenibilità e ridurre l’impatto ambientale di tali eventi. I CAM per eventi culturali sono stati definiti dal Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Uno dei principali documenti di riferimento è il Decreto Ministeriale del 19 ottobre 2017, che stabilisce i criteri ambientali minimi per servizi di organizzazione e gestione di eventi culturali.
Principali aspetti dei CAM per eventi culturali:
Scelta della location:
Gestione dei rifiuti:
Efficienza energetica:
Gestione delle risorse idriche:
Mobilità sostenibile:
Catering e ristorazione:
Comunicazione e sensibilizzazione:
Accessibilità e inclusività:
Le stazioni appaltanti devono includere tali criteri nei bandi di gara e nei contratti per l’organizzazione di eventi culturali. L’obiettivo è quello di promuovere pratiche sostenibili e responsabili, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale e favorendo uno sviluppo più sostenibile del settore culturale. Per ulteriori dettagli e per consultare i documenti ufficiali, è possibile visitare il sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dove sono disponibili i decreti specifici e le linee guida relative ai CAM per eventi culturali.
I Criteri Minimi Ambientali (CAM) devono essere rispettati da tutte le stazioni appaltanti pubbliche quando organizzano determinate tipologie di eventi e servizi. Ecco un dettaglio di quali tipologie di eventi e soggetti devono rispettare i CAM:
Tipologie di eventi
Eventi culturali:
Eventi istituzionali:
Eventi formativi:
Eventi sportivi:
Stazioni appaltanti pubbliche:
Società a partecipazione pubblica:
Le stazioni appaltanti pubbliche devono includere i CAM nei bandi di gara e nei contratti per l’organizzazione di eventi. Questo include specifiche tecniche, clausole contrattuali e criteri di selezione basati sui CAM per garantire che gli eventi siano organizzati in modo sostenibile.
Benefici dell’implementazione dei CAM
Riduzione dell’impatto ambientale:
Promozione della sostenibilità:
I CAM rappresentano un passo importante verso la promozione di eventi sostenibili e responsabili. Tutti gli enti pubblici e le organizzazioni che ricevono fondi pubblici sono tenuti a rispettare questi criteri per contribuire a uno sviluppo sostenibile e ridurre l’impatto ambientale delle loro attività.
L’applicazione dei Criteri Minimi Ambientali (CAM) per i festival è necessaria quando tali eventi sono organizzati o finanziati da enti pubblici o sotto il patrocinio di amministrazioni pubbliche. In dettaglio, ecco le circostanze specifiche in cui i CAM devono essere applicati per i festival:
Quando un festival è organizzato direttamente da enti pubblici come comuni, regioni, province, ministeri, o altri enti della pubblica amministrazione, è obbligatorio rispettare i CAM.
Se un festival riceve finanziamenti pubblici, anche solo parzialmente, è necessario che gli organizzatori rispettino i CAM. Questo include festival finanziati tramite fondi europei, nazionali, regionali o comunali.
Quando un festival è patrocinato da enti pubblici, anche se l’organizzazione operativa è gestita da soggetti privati o associazioni, i CAM devono essere considerati e rispettati.
Se l’organizzazione del festival richiede l’emissione di bandi di gara o l’affidamento di appalti pubblici per servizi come il catering, la pulizia, l’allestimento, la fornitura di attrezzature tecniche, etc., è obbligatorio inserire nei bandi i requisiti previsti dai CAM.
Nel caso in cui un festival sia organizzato in collaborazione con enti pubblici, anche se la collaborazione non comporta un finanziamento diretto, ma include l’uso di spazi pubblici o altre risorse pubbliche, è necessario applicare i CAM.
Ecco alcuni degli aspetti chiave che devono essere considerati:
Scelta della location – Preferenza per luoghi facilmente accessibili con mezzi di trasporto pubblico e edifici certificati per l’efficienza energetica.
Gestione dei rifiuti – Implementazione di un sistema di raccolta differenziata e riduzione dei materiali monouso.
Efficienza energetica – Utilizzo di attrezzature e impianti energeticamente efficienti.
Gestione delle risorse idriche – Misure per la riduzione del consumo idrico, come servizi igienici a basso consumo di acqua.
Mobilità sostenibile – Promozione di mezzi di trasporto sostenibili per i partecipanti.
Catering e ristorazione – Preferenza per alimenti biologici, locali e stagionali, e riduzione degli sprechi alimentari.
Comunicazione e sensibilizzazione – Informazione e sensibilizzazione dei partecipanti sulle pratiche sostenibili adottate durante il festival.
Accessibilità e inclusività – Garanzia di accessibilità per persone con disabilità e promozione dell’inclusività.
I CAM sono generalmente raccomandati nelle seguenti situazioni:
Settore Privato e organizzazioni non pubbliche – Per enti privati, organizzazioni non profit e altri soggetti che non sono stazioni appaltanti pubbliche, l’adozione dei CAM può essere volontaria e motivata da un impegno verso la sostenibilità e la responsabilità sociale.
Bandi di gara sotto soglia – Anche se le stazioni appaltanti pubbliche non sono obbligate per legge a includere i CAM in bandi di gara sotto la soglia comunitaria, possono comunque scegliere di farlo come parte delle loro politiche per il Green Public Procurement (GPP), per promuovere pratiche sostenibili anche in piccoli appalti.
Iniziative di sensibilizzazione e volontariato – Eventi o iniziative organizzate per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della sostenibilità ambientale possono adottare i CAM come linee guida per pratiche più responsabili, anche se non ci sono obblighi legali.
I CAM diventano obbligatori in situazioni specifiche e secondo precise normative:
Appalti pubblici – Quando le stazioni appaltanti pubbliche emettono bandi di gara per l’acquisto di beni, servizi o lavori, sono obbligate a includere i CAM. Questo è disciplinato da leggi nazionali e comunitarie che promuovono il Green Public Procurement (GPP) e la sostenibilità nelle pubbliche amministrazioni.
Progetti finanziati con fondi pubblici – Qualsiasi progetto o iniziativa che riceve finanziamenti pubblici deve rispettare i CAM. Anche se non è direttamente organizzato dalle stazioni appaltanti pubbliche, se coinvolge fondi pubblici diretti o indiretti, è soggetto all’applicazione dei CAM.
Patrocinio o collaborazione pubblica – Anche se l’organizzazione di un evento o di un’iniziativa è gestita da enti privati o organizzazioni non profit, se riceve patrocini o collaborazioni formali con enti pubblici, potrebbe essere necessario rispettare i CAM come parte delle condizioni di patrocinio o collaborazione.
I Criteri Minimi Ambientali (CAM) per i festival sono strettamente legati alle clausole contrattuali nei bandi di gara e nei contratti stipulati tra le stazioni appaltanti pubbliche (o chiunque organizza un evento finanziato pubblicamente) e i fornitori di servizi per il festival. Ecco come si collegano:
Quando un ente pubblico o un’organizzazione sotto il patrocinio pubblico organizza un festival o qualsiasi altro evento, deve emettere un bando di gara per l’appalto dei servizi necessari (come catering, logistica, pulizia, etc.). Nei bandi di gara, le stazioni appaltanti sono obbligate a includere i CAM come parte delle specifiche tecniche e dei requisiti che i fornitori devono soddisfare per partecipare alla gara.
Le clausole contrattuali basate sui CAM definiscono le pratiche sostenibili che devono essere adottate durante l’organizzazione e l’esecuzione del festival. Queste possono includere:
Le clausole contrattuali possono includere anche meccanismi di monitoraggio e verifica per garantire che i fornitori rispettino i CAM durante tutto il periodo contrattuale. Ciò può comportare la presentazione di report periodici sull’aderenza ai criteri ambientali, ispezioni sul campo o altri metodi di controllo.
Nel caso in cui un fornitore non rispetti i CAM o non aderisca ai requisiti contrattuali in materia di sostenibilità ambientale, le clausole contrattuali possono prevedere penali o sanzioni. Al contrario, fornitori che eccellono nel rispettare i CAM possono essere incentivati o premiati con benefici aggiuntivi o valutazioni positive che potrebbero influenzare future decisioni di appalto.
Anche in caso di rinnovi contrattuali o modifiche alle condizioni iniziali, le clausole basate sui CAM devono essere aggiornate e confermate per garantire che il livello di sostenibilità sia mantenuto o migliorato nel tempo.
Le clausole contrattuali basate sui CAM sono fondamentali perché consentono di tradurre i principi di sostenibilità ambientale in azioni concrete e misurabili durante l’organizzazione di eventi come i festival. Queste non solo promuovono pratiche responsabili e sostenibili, ma contribuiscono anche a creare un impatto positivo sull’ambiente e sulla comunità locale in cui si svolge l’evento.
Il responsabile della sostenibilità per i Criteri Minimi Ambientali (CAM) relativi ai festival può variare a seconda dell’organizzazione o dell’ente pubblico che sta organizzando o patrocinando l’evento. Tuttavia, di solito ci sono alcuni attori chiave che possono essere coinvolti:
Organizzatore dell’evento – L’organizzazione che ha la responsabilità primaria per l’organizzazione del festival potrebbe designare un responsabile della sostenibilità all’interno del proprio staff. Questa persona si occuperebbe di coordinare l’implementazione dei CAM e di garantire che tutte le attività dell’evento siano conformi ai criteri stabiliti.
Ufficio acquisti o appalti – Nel caso di enti pubblici o organizzazioni che devono rispettare i CAM per gli appalti pubblici, l’ufficio responsabile degli acquisti o degli appalti gioca un ruolo chiave. Questo dipartimento è incaricato di includere i requisiti dei CAM nei bandi di gara e di valutare le offerte sulla base di questi criteri.
Responsabile ambientale o CSR – In alcune organizzazioni, soprattutto quelle private o non profit, potrebbe esserci un responsabile specificamente dedicato alla sostenibilità ambientale o alla responsabilità sociale d’impresa (CSR). Questa figura si occuperebbe di integrare i CAM nelle politiche e nelle pratiche dell’organizzazione per garantire la sostenibilità degli eventi.
Consulenti esterni – A volte le organizzazioni possono avvalersi di consulenti esterni specializzati in sostenibilità per sviluppare e implementare strategie conformi ai CAM. Questi professionisti possono fornire supporto tecnico e consulenza durante tutto il processo di pianificazione e esecuzione dell’evento.
Autorità locali o amministrazioni pubbliche – Se il festival è organizzato in collaborazione con o sotto il patrocinio di autorità locali o amministrazioni pubbliche, queste potrebbero avere un ruolo nella supervisione e nel monitoraggio dell’aderenza ai CAM, anche se non necessariamente come responsabili diretti.
Indipendentemente da chi sia designato come responsabile della sostenibilità per i CAM nei festival, è cruciale che questa figura abbia l’autorità e le risorse necessarie per implementare efficacemente le politiche di sostenibilità. Devono essere in grado di coordinare con tutte le parti interessate, monitorare il rispetto dei CAM e garantire che l’evento si svolga nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali coinvolte.
Per verificare la sostenibilità di un evento e migliorarne la prestazione, è importante considerare diversi fattori che riguardano l’impatto ambientale, sociale ed economico dell’evento stesso. Ecco alcuni dei principali fattori da prendere in esame:
Riduzione delle emissioni di gas serra – Valutare e monitorare le emissioni di CO2 e altre emissioni durante tutte le fasi dell’evento.
Gestione dei rifiuti – Implementare un sistema di raccolta differenziata, ridurre i materiali monouso e promuovere il riciclo.
Efficienza energetica – Utilizzare tecnologie a basso consumo energetico e promuovere l’uso di energie rinnovabili.
Gestione delle risorse idriche – Ridurre il consumo di acqua e adottare pratiche di gestione sostenibile delle risorse idriche.
Inclusività e accessibilità – Garantire che l’evento sia accessibile a tutte le persone, inclusi individui con disabilità.
Impatto sulla comunità locale – Valutare come l’evento influisce sulla comunità locale in termini di benefici economici, occupazione, promozione culturale, etc.
Salute e sicurezza – Assicurarsi che siano adottate misure per garantire la sicurezza dei partecipanti e del personale dell’evento.
Sostenibilità finanziaria – Valutare la capacità dell’evento di raggiungere un equilibrio finanziario senza compromettere l’ambiente o il benessere sociale.
Benefici economici locali – Promuovere l’uso di fornitori locali e stimolare l’economia locale attraverso l’evento.
Indicatori di sostenibilità – Definire e monitorare indicatori chiave di performance (KPI) che riflettano gli obiettivi di sostenibilità dell’evento.
Auditing e reporting – Condurre audit regolari per verificare il rispetto degli standard e delle pratiche sostenibili stabilite.
Certificazioni e standard – Adottare standard riconosciuti a livello internazionale o nazionale per valutare e certificare la sostenibilità dell’evento.
Feedback dei partecipanti – Raccogliere feedback dai partecipanti sull’esperienza complessiva e sull’approccio alla sostenibilità dell’evento per identificare aree di miglioramento.
Miglioramento continuo
Pianificazione previsionale – Integrare la sostenibilità nella fase di pianificazione dell’evento per anticipare e mitigare gli impatti negativi.
Innovazione e creatività – Promuovere l’innovazione nelle pratiche sostenibili e incoraggiare soluzioni creative per migliorare le prestazioni ambientali e sociali dell’evento.
Collaborazione e partenariati – Collaborare con stakeholder, fornitori e comunità locali per sviluppare soluzioni sostenibili condivise.
Gli ecoeventi, oltre ai benefici ambientali e sociali, possono anche generare vantaggi economici significativi. Ecco alcuni dei principali benefici economici associati agli ecoeventi:
Efficienza energetica – Utilizzando tecnologie a basso consumo energetico, come illuminazione LED o sistemi di climatizzazione efficienti, gli ecoeventi possono ridurre significativamente i costi energetici.
Gestione dei rifiuti – Implementando pratiche di riduzione, riutilizzo e riciclo dei materiali, gli ecoeventi possono abbattere i costi di gestione dei rifiuti, evitando anche multe o tasse ambientali.
Risparmio sull’acqua – L’uso di sistemi a basso consumo d’acqua e la sensibilizzazione sul risparmio idrico possono portare a risparmi sui costi idrici.
Attrattività per i partecipanti – Gli ecoeventi possono attirare un pubblico più ampio e più consapevole, attratto dalla reputazione di sostenibilità dell’evento.
Preferenza dei sponsor – Aziende e sponsor orientati alla sostenibilità sono più inclini a investire in eventi che promuovono valori ambientali positivi, portando a potenziali entrate sponsorizzative più elevate.
Utilizzo di fornitori locali – Gli ecoeventi tendono a privilegiare l’impiego di fornitori locali e di prodotti locali, stimolando l’economia della regione ospitante.
Creazione di occupazione – L’organizzazione di ecoeventi può creare opportunità di lavoro nel settore delle tecnologie verdi, del riciclaggio, della sostenibilità e della gestione ambientale, contribuendo al sostegno occupazionale locale.
Immagine positiva – Gli ecoeventi migliorano la reputazione e il branding dell’organizzatore come leader impegnato nella sostenibilità e nella responsabilità sociale, il che può attirare clienti, investitori e talenti.
Investimenti in tecnologie verdi – Gli investimenti in tecnologie sostenibili durante gli ecoeventi possono portare a risparmi a lungo termine sui costi operativi e migliorare la resilienza economica dell’organizzatore.
In Italia, esistono diverse certificazioni ambientali che possono essere applicate ai festival per validare gli standard di eco-sostenibilità. Ecco alcune delle principali:
ISO 20121: Questo standard internazionale specifica i requisiti per un sistema di gestione sostenibile degli eventi. Può essere applicato a qualsiasi tipo di evento, inclusi i festival, e si concentra sulla gestione degli impatti economici, ambientali e sociali degli eventi.
EMAS (Eco-Management and Audit Scheme): Questo sistema di gestione ambientale volontario, sviluppato dall’Unione Europea, è rivolto a organizzazioni che vogliono migliorare le loro prestazioni ambientali. Sebbene più comunemente utilizzato per le aziende, può essere applicato anche a eventi e festival.
Green Festival Certification: Questa certificazione è specificamente progettata per festival ed eventi. Include una serie di criteri che devono essere soddisfatti in termini di gestione dei rifiuti, efficienza energetica, trasporti sostenibili, e altre pratiche eco-sostenibili.
A Greener Festival Award: Questo premio internazionale riconosce i festival che si distinguono per l’impegno verso la sostenibilità. I festival devono completare un questionario dettagliato e sottoporsi a un audit per dimostrare le loro pratiche sostenibili.
EcoAction Certification: Questa è un’iniziativa italiana specifica che fornisce certificazioni per eventi sostenibili, inclusi i festival. Si basa su criteri ambientali rigorosi che coprono vari aspetti dell’organizzazione e gestione degli eventi.
Rifiuti Zero: Questo movimento promuove la riduzione dei rifiuti a zero attraverso la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio. Sebbene non sia una certificazione formale, i festival che aderiscono ai principi di “Rifiuti Zero” possono ottenere riconoscimenti e approvazioni che attestano il loro impegno verso la sostenibilità.
EcoEvents: una certificazione italiana specificamente sviluppata per eventi eco-sostenibili che promuove la sostenibilità ambientale, sociale ed economica degli eventi attraverso la riduzione dell’impatto ambientale e l’implementazione di pratiche sostenibili. Include vari criteri riguardanti la gestione dei rifiuti, l’uso efficiente delle risorse energetiche e idriche, la mobilità sostenibile, la riduzione delle emissioni di CO2, e la sensibilizzazione dei partecipanti sulle tematiche ambientali. Gli eventi certificati con EcoEvents possono usufruire di visibilità aggiuntiva, migliorare la loro immagine pubblica e attrarre un pubblico più attento alle questioni ambientali.
Il costo del percorso di certificazione per eventi varia notevolmente in base a diversi fattori, tra cui il tipo di certificazione, la dimensione e la complessità dell’evento, il numero di partecipanti, la durata dell’evento e il livello di consulenza necessario. Ecco una panoramica dei costi medi associati alle principali certificazioni ambientali per eventi:
ISO 20121
EMAS (Eco-Management and Audit Scheme)
Green Festival Certification
A Greener Festival Award
EcoAction Certification
Rifiuti Zero
EcoEvents
Fattori che influenzano il costo
“Rigenerazione culturale a emissione zero” ID. Progetto PNRRBI-20230001916092/1 – CUP C81B23000610004. Finanziato nell’ambito all’Avviso Pubblico, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura, per la presentazione di Proposte progettuali di capacity building per gli operatori della cultura, nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, Componente 3 – Turismo e cultura 4.0” (M1C3), Misura 3 – Industrie culturali e creative, Investimento 3.3 – “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde”: Sub-investimento 3.3.3 “Promuovere la riduzione dell’impronta ecologica degli eventi culturali favorendo l’inclusione di criteri sociali e ambientali nelle politiche degli appalti pubblici, orientando così la filiera verso l’ecoinnovazione di prodotti e servizi (Azione B I)”.